mercoledì 15 febbraio 2017

Italia, il debito 2016 sale a 2.217 miliardi

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45 mld di euro in più rispetto al 2015, ma 38,2 mld in meno dal picco record di 2.255,9 mld toccato a luglio. In aumento le entrate tributarie (438,57 mld). A novembre il controvalore dei titoli di Stato detenuti da investitori non residenti ha superato quota 700 mld
di Francesca Gerosa
Bankitalia
l debito pubblico italiano sale nel 2016, ma resta lontano dal picco di luglio. Ha chiuso il 2016 a quota 2.217,7 miliardi di euro, 45 miliardi in più rispetto ai 2.172,7 miliardi del 2015 (132,3% del pil). Il dato è comunque di 38,2 miliardi inferiore al picco record di 2.255,9 miliardi toccato a luglio e di 13,2 miliardi più basso rispetto ai 2.230,9 miliardi segnati alla fine di novembre.
L'aumento del debito lo scorso anno, ha spiegato Banca d'Italia, ha riflesso il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (42,5 miliardi) e l'incremento di 7,4 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (collocatesi a fine anno a 43,1 miliardi). Di contro, l'effetto complessivo degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione del cambio ha contenuto il debito per 4,9 miliardi.
Con riferimento alla ripartizione per sotto-settori, il debito consolidato delle amministrazioni centrali è cresciuto di 48,6 miliardi a 2.128,4 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 3,6 miliardi a 89,1 miliardi. Invece è rimasto sostanzialmente stabile il debito degli enti di previdenza. Quanto alla vita residua, 515,312 miliardi ne hanno fino a un anno, 699,796 miliardi tra 1 e 5 anni e 1.002,567 miliardi oltre 5 anni. La vita media residua del debito è pari a 7,3 anni.
In aumento anche le entrate tributarie. A fine 2016 erano pari a 438,57 miliardi di euro a fronte dei 433,43 miliardi del 2015. Nel solo mese di dicembre, le entrate si sono attestate a 70,17 miliardi dagli 80,09 miliardi di dicembre 2015. Mentre a novembre è salito il controvalore del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuti da investitori stranieri.
Sempre secondo i dati di Banca d'Italia, a novembre il controvalore dei governativi italiani detenuti da investitori non residenti risultava pari a 700,998 miliardi di euro dai 689,970 miliardi del mese precedente. In base a calcoli Reuters sui dati di Bankitalia, la quota dei titoli del debito pubblico italiano in mano agli investitori esteri è passata al 37,1% del totale dal 36,7% di ottobre.
Il portafoglio esteri include anche i titoli di Stato detenuti da investitori domestici attraverso soggetti non residenti e quelli detenuti dalla Bce e dalle Banche centrali di altri Paesi. Secondo l'ultimo Rapporto di stabilità finanziaria di Banca d'Italia, diffuso a novembre, allo scorso giugno la quota dei titoli di Stato italiani detenuti da investitori esteri veri e propri, ovvero sottraendo i bond posseduti dalla Bce direttamente (e non attraverso Bankitalia) e da gestioni e fondi esteri riconducibili a investitori italiani, era pari al 28,4%, in calo rispetto al 28,8% di fine 2015 e al 30% di giugno 2015). Alla stessa data la quota esteri lorda ammontava al 37,2%, con una differenza, quindi, di poco inferiore ai 10 punti percentuali.
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lunedì 13 febbraio 2017

Naspi, Asdi, Assegno di ricollocazione 2017, SIA: guida per indennità disoccupazione, aiuto, sostegno INPS e come trovare lavoro

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Requisiti, regole e chi può richiedere le indennità di disoccupazione Naspi, Asdi, Assegno di ricollocazione 2017, Sia. Cosa sapere


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Sono diverse le indennità e i sussidi di disoccupazione in vigore quest’anno e che possono essere richiesti, a seconda dei casi, da persone rimaste senza occupazione. Stiamo parlando in particolare di:
  1. Naspi;
  2. Asdi;
  3. Assegno di ricollocazione 2017;
  4. Sia 2017.
Le ultime notizie confermano che l’Inps ha deciso di non prorogare ulteriormente il Dis-coll, sussidio di disoccupazione istituito nel 2015, prorogato per tutto il 2016 con 54 milioni, destinato ai collaboratori a lavoratori co.co.pro a collaborazione coordinata e continuativa e a progetto iscritti alla gestione separata Inps.

Naspi 2017

La Naspi 2017 può essere richiesta dai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato rimasti senza occupazione, compresi apprendisti, personale artistico con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni. I requisiti per richiedere la Naspi sono:
  1. essere in stato di disoccupazione;
  2. aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi;
  3. aver accumulato almeno 30 giorni di lavoro nell’anno precedente;
  4. non godere di altri sussidi di disoccupazione;
  5. aderire al Patto di servizio per la ricerca di una nuova occupazione e di partecipazioni a corsi di formazione per il reinserimento del mondo lavorativo.

Durata e importo della Naspi 2017 e modalità di richiesta

La Naspi può essere erogata per un massimo di 24 mesi e il suo calcolo dipende dalla retribuzione percepita negli ultimi quattro anni e sulle settimane di contribuzione accumulate. Se la retribuzione non supera i 1.195 euro mensili, l’importo dell’assegno Naspi è del 75% di tale importo; se invece la retribuzione supera i 1.195 euro mensili, la Naspi sarà del 75% dell’importo fino ai 1.195 euro e del 25% dell’importo rimanente. In ogni caso, non può essere superiore ai 1.300 euro lordi al mese. Per quanto riguarda la richiesta della Naspi, la domanda deve essere presentata:
  1. o in via telematica tramite i servizi telematici cui il cittadino può accedere semplicemente inserendo il proprio Pin Inps;
  2. o rivolgendosi a caf e patronati;
  3. o contattando il Contact Center integrato Inps– Inail al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile.
Il lavoratore disoccupato che non abbia trovato un nuovo lavoro dopo i due anni di Naspi, avrà ancora la possibilità di richiedere il sussidio Asdi per ulteriori sei mesi. Anche per l’Asdi, la domanda deve essere inviata esclusivamente online all’Inps e ,per quanto riguarda l’importo dell’Asdi, sarà del 75% dell’assegno della Naspi. I requisiti per richiedere l’Asdi sono:
  1. essere disoccupati;
  2. aver esaurito la Naspi;
  3. aver sottoscritto il patto di servizio;
  4. avere un valore Isee inferiore o pari a 5.000 euro;
  5. far parte di un nucleo familiare con almeno un minorenne.

Assegno di ricollocazione 2017

Non solo Naspi e Asdi: quest’anno arriva da questo mese di febbraio anche il nuovo assegno di ricollocazione, un aiuto sociale che sarà erogato per aiutare il lavoratore rimasto senza occupazione nella ricerca di un nuovo impiego.  L’assegno di ricollocazione può essere richiesto da coloro che sono senza occupazione e percepiscono la Naspi da almeno quattro mesi e prevede l'assegnazione di un tutor che accompagnerà il disoccupato nel percorso di ricerca di un nuovo lavoro

Durata e importo dell’assegno di ricollocazione

L’erogazione dell’assegno di ricollocazione dura sei mesi, con possibilità di proroga di ulteriori sei mesi e prevede un voucher del valore compreso tra i 1.000 e i 5mila euro, in base al livello di occupabilità della persona. Se, infatti, risulterà maggiore la sua distanza dal mercato del lavoro, allora sarà maggiore l’assegno. L’assegno di ricollocazione sarà erogato da enti specifici come i centri per l'impiego selezionati dalle Regioni e i soggetti accreditati a livello nazionale e regionale alle politiche per il lavoro, che si possono consultare sul sito Anpal. La stessa domanda per la richiesta dell’assegno di ricollocazione essere presentata online sul sito dell’Anpal.

Sia 2017

Tra le novità 2017 per chi è rimasto senza occupazione, c’è anche il nuovo Sia, Sostegno per l’inclusione attiva, nuova social card 2017, per tutti gli over 50 senza lavoro. La Sia, la cui domanda deve essere presentata al proprio Comune di residenza, ha valore minimo di 80 euro mensili, che possono arrivare ad un massimo di 400 euro, se nel nucleo familiare sono presenti minorenni, disabili o donne in gravidanza. I requisiti per richiedere il nuovo Sia sono:
  1. essere cittadini italiani o comunitari, o extra comunitari con regolare permesse soggiorno;
  2. essere residenti in Italia da almeno due anni;
  3. avere nel proprio nucleo familiare un figlio minorenne, o figlio disabile, o donna in gravidanza;
  4. avere un Isee inferiore o apri al massimo a 3mila euro;
  5. non possedere un veicolo immatricolato 12 mesi prima della presentazione della domanda, di autoveicoli con una cilindrata superiore ai 1.300 cc, o di motoveicoli con una cilindrata superiore ai 250 cc immatricolati da tre anni;
  6. non essere titolari di altri sussidi di disoccupazione come Naspi o Asdi.
Fonte http://www.businessonline.it/news/51767/naspi-asdi-assegno-di-ricollocazione-2017-sia-guida-per-indennita-disoccupazione-aiuto-sostegno-inps-e-come-trovare-lavoro.html
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sabato 4 febbraio 2017

Reddito di cittadinanza 2017 cos’è e come funziona a chi spetta?

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Reddito di cittadinanza 2017 approvato DDL povertà alla Camera che prevede l'introduzione SIA reddito di inclusione cos’è e come funziona a chi spetta? Reddito di cittadinanza 2017 cos’è e come funziona a chi spetta?
Reddito di cittadinanza 2017, approvato dalla Camera il Ddl povertà che prevede l’introduzione in Italia del cd. reddito di inclusione, ossia, il contributo economico mensile, riservato alle persone che trovandosi in condizioni di povertà assoluta, non riescono a vivere una vita dignitosa. 
Con il si ottenuto alla Camera, si fa sempre più vicina, l’approvazione definitiva del “decreto povertà” che ha l’obiettivo di sostenere i cittadini e le famiglie più povere e indigenti.

Reddito di cittadinanza cos’è?

Reddito di cittadinanza cos’è? E’ una misura, contenuta all’interno del Ddl povertà, che introduce di fatto, un sostegno al reddito chiamato reddito di inclusione, destinato alle famiglie e ai cittadini che si trovano in situazione di grande difficoltà economica.
Ora il testo del ddl, contenente le “norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali (collegato alla legge di Stabilità 2016)”, approvato alla Camera, passa ora Senato per l’ok definitivo, dopodiché verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in attesa che il Governo proceda ad emanare i relativi decreti attuativi, che renderebbero operativo il reddito di cittadinanza 2017.
In particolare, la nuova normativa, come dicevamo all’inizio prevede, l’introduzione del reddito di inclusione, ossia, una misura universale di sostegno economico per tutti i cittadini che si trovano a vivere in condizioni di difficoltà, accompagnata dall’attivazione di servizi personalizzati da parte del Comune, al fine di aiutare le persone beneficiare della misura, a superare la loro condizione di povertà e di esclusione sociale.

Reddito di cittadinanza 2017 come funziona?

Reddito di cittadinanza 2017 come funziona? In base a quanto previsto dal Ddl povertà e secondo quanto affermato dal Ministro Poletti, si parte, dotando il nuovo Fondo Nazionale per la lotta alla povertà, di 1 miliardo.
Queste risorse, destinate ad aumentante per volontà del Governo, serviranno, pertanto, a finanziare a rendere operativi gli strumenti contro la povertà, previsti dal Ddl come ad esempio:
Il reddito di cittadinanza, o meglio, reddito d'inclusione;
Bonus famiglie povere con almeno 3 figli minori, chiamato anche Carta famiglia;
Social card sperimentale estesa a tutti i Comuni d'Italia.
In ogni modo, sempre secondo quanto affermato Poletti, all'indomani dell'approvazione del Ddl Povertà 2016, è ormai sicura l’attivazione del Sia, Sostegno per l'inclusione attiva, già a partire dal prossimo settembre 2016 in tutta Italia.
A partire dal 2 settembre 2016, entra in vigore la nuova Carta Acquisti SIA 2017, ossia:
i cui requisiti, importi e modalità di richiesta, saranno definiti da uno specifico decreto emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il reddito di cittadinanza, o meglio, il reddito di inclusione, anche detto RIA, cade giusto appunto, in un momento storico molto complicato, considerando che in Italia sono state circa 1 milione e 582 mila, le famiglie che hanno vissuto l'anno scorso in povertà assoluta, un dato pari a un totale di 4 milioni e 598 mila persone, il numero più alto dal 2005. 

Reddito di cittadinanza requisiti e importi:

Il reddito di cittadinanza 2016 per alcune Regioni è già una realtà e per altre lo sta diventando. Ad esempio, l’ultima Regione che in ordine di tempo, ha provveduto ad introdurre il reddito di cittadinanza 2016, è stata la Regione Puglia.
Reddito di cittadinanza 2016 Puglia: reddito di dignità requisiti, importi, domanda carta SIA
L’11luglio 2016, infatti, è stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Puglia, n. 80, l’avviso pubblico per l’accesso al reddito di dignità.
Il ReD - reddito di dignità, non è altro che una misura a sostegno del reddito, a cui possono accedere tutte le persone in difficoltà economica, che serve a garantire loro, un'esistenza di vita più dignitosa. 
Il ReD però, non è una forma di reddito di cittadinanza che dà solo un aiuto alle famiglie disagiate, ma è anche una misura che garantisce l'inserimento sociale e lavorativo della persona disagiata.
Possiamo dire quindi che, il ReD, è composto da 2 misure attivabili contemporaneamente dal beneficiario:
  1. il sostegno al reddito per il contrasto alla povertà (S.I.A.): importo da 200 a 600 euro, variabile in funzione del n° dei componenti del nucleo familiare;
  2. contributo economico, erogato in funzione della partecipazione del beneficiario, ad un progetto socio-lavorativo: importo varia dalle 200 alle 400 euro in base al numero dei componenti.
Requisiti reddito di cittadinanza in Puglia:
Possono accedere al reddito di cittadinanza - reddito di dignità:
  • Italiani, comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno CE, residenti nella Regione Puglia da almeno 1 anno dalla data di presentazione della domanda
  • ISEE inferiore a 3 mila euro all’anno;
  • Presenza di un minore, oppure, di un disabile o di una donna in gravidanza. Chi non possiede questo requisito, può accedere alla seconda misura purché abbia almeno 18 anni, risieda in Puglia da almeno 12 mesi e abbia un reddito ISEE sotto i 3 mila euro.
Come presentare la domanda reddito di dignità in Puglia?
La domanda reddito di dignità può essere presentata per via telematica al sito web sistema.puglia.it, previa registrazione, oppure, attraverso i Patronati.
I cittadini beneficiari, riceveranno il bonus dall’Inps su una carta prepagata chiamata carta SIA, fornita dalle Poste Italiane.

Reddito di cittadinanza 2016 Comune di Livorno 500 euro per 6 mesi:

Un altro esempio di attivazione del reddito di cittadinanza, è il Comune di Livorno, che ha approvato l’introduzione di un’apposita misura contro la povertà, che prevede la corresponsione di 500 euro al mese, per ora fino ad un massimo di 6 mesi, a chi possiede i seguenti requisiti:
residenza nel comune di Livorno da almeno 5 anni, disoccupazione e iscrizione al locale centro per l'impiego, reddito familiare non superiore a 6.530 euro.
Tale misura, per ora sperimentale, vuole essere resa strutturale per cui si parla già di un reddito di cittadinanza 2017 per Livorno  ma l'idea è quella di renderla strutturale a partire dal 2017.
In cambio dei 500 euro mensili erogati il comune ha invitato a effettuare lavori socialmente utili, con risposte, come risulta dalle testimonianze raccolte da La Stampa, sopra le aspettative.

Napoli approva il reddito di cittadinanza:

Anche a Napoli, arriva il reddito di cittadina 2016, tra pochi giorni, la Giunta De Magistris, provvederà, infatti, a rendere noti i requisiti per richiedere il reddito di cittadinanza e gli importi annuali da distribuire ai beneficiari.
In ogni caso, criterio base per usufruire della misura sarà l'essere residenti nel comune da almeno 24 mesi.
Fonte http://www.guidafisco.it/
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