mercoledì 11 gennaio 2017

Bonus: (Mamme domani 2017) : Euro 800 per chi è incinta.

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 Il bonus è disponibile per per tutte le donne incinte, senza limiti di reddito.
 Nel 2017 entra in vigore il bonus : (Mamme domani) una misura per sostenere le donne incinte approvata con la legge in bilancio. Mancano dei decreti ma ne sito laleggepertutti.it vengono riassunte le indicazioni generali in attesa della normativa generale che disciplini i requisiti le modalità di presentazioni della domanda. Il bonus (Mamme domani) è come un assegno (una tantum), che non è rateizzabile ed è dell'importo di 800 euro ed è atta a sostenere costi delle visite mediche necessari per il sostentamento del neonato, molti dei quali le mamme si trovano ad affrontare nei mesi prima del parto. Questa domanda dovrà essere inviata a partire dal settimo mese di gravidanza (momento in cui la gravidanza è a “minore rischio” dove aumentano le spese per  visite mediche e per il bebè stesso), sarà l'Inps a comunicare il dettaglio di tutte le modalità di invio. Non ci sono limiti a questo reddito e tutte le donne al settimo mese di gravidanza possono accedere al bonus senza bisogno di allegare il modello Isee.
Confermati anche il bonus bebè e i voucher per baby sitter o asilo nido. Il primo consiste in un assegno mensile per i genitori con un figlio minore di 3 anni e spetta anche per i figli adottati (se minorenni) o in affido preadottivo. Possono riceverlo i genitori cittadini italiani o di uno Stato dell’Unione Europea o di uno Stato extraeuropeo con permesso di soggiorno di lungo periodo,i  residenti in Italia, i conviventi col bambino per il quale si chiede il bonus e quelli con Isee inferiore a 25000 euro annui, per tutta la durata dell’assegno.
I voucher babysitter e i contributi per l’asilo nido sono riservati alle mamme che al posto del congedo parentale, scelgono di affidare il bimbo a una babysitter o a un asilo nido. I voucher ed i contributi hanno un valore pari a 600 euro mensili e sono riconosciuti per un massimo di 6 mesi (che scelgono a tre per le lavoratrici autonome e per le libere professioniste iscritte alla Gestione separata dell’Inps); per le lavoratrici part time, i contributi sono ridotti proporzionalmente all’orario di lavoro.
Il voucher asilo nido non deve essere confuso con il cosiddetto bonus nido, un voucher fino a 1.000 euro l’anno erogato per i primi tre anni di vita del bambino per aiutare i genitori nel pagamento della retta per asili pubblici o privati. Tale bonus è riconosciuto anche se i genitori fruiscono del congedo parentale, ma non è cumulabile con i voucher babysitter e asilo nido, né con la detrazione Irpef (del 19% fino a 632 euro per le spese di iscrizione al nido).
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