«Questa è una strategia che fa bene al Paese e che viene sviluppata in modo efficiente» dice Padoan nella presentazione al ministero della Bei. Padoan spiega che l’attività del gruppo è legata al piano Juncker.
Degli 11,2 miliardi della nuova finanza il 42% viene destinato alle Pmi, il 21% ai trasporti, il 12% all’energia e l’8% all’industria. L’importo medio di ciascun prestito è stato di quattrocentomila euro. Dal 1958, la Bei fornisce finanziamenti per progetti atti a realizzare gli obiettivi dell’Ue, ha mobilitato 200 miliardi di finanziamenti per il nostro Paese.
Il vicepresidente della Bei, Scannapieco dice: parliamo di progetti e di programmi: come il piano Scuola, il piano Casa, la manutenzione del territorio e la lotta al dissesto idrogeologico. Tutti ambiti in cui vogliamo essere presenti» con i nostri investimenti. La Bei fa operazioni per sostenere i territori come per il terremoto dell’Emilia e quello del centro Italia dello scorso anno. «Il Piano Juncker si sta realizzando aggiunge Scannapieco è qualcosa che funziona. In Italia abbiamo avuto 4,3 miliardi di operazioni approvate per 28,5 miliardi di investimenti attivati dall’aprile 2015 ad oggi».
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.